mercoledì 22 aprile 2020

#iorestoacasa. Con il mal di testa

Così a Pasqua, mi sono consolata dei miei capelli arancioni con il mio uovo di cioccolato. E quando l'ho finito tutto ho assaggiato le uova di cioccolato dei figli. E quando mi è scoppiato un terribile mal di testa a causa di tanta ingordigia, sono rimasta a letto quattro giorni.
In camera mia, al buio, fuori uso, con una pezza bagnata sulla testa, ad aspettare che il tempo e il mal di testa passassero.
La vita in casa seicuori continuava, intanto. Me ne giungevano echi.

Echi vicini:

"Cara... scusa, ti disturbo?"
"..."
"Come faccio a mandare i compiti di geometria di Orlando alla prof?"


"Scusa cara, io vado. Devo fare spesa, stasera?"
"..."


"MAMMA!,  JiJi (che è il gatto di Giacomo) è stato attaccato dal pollo (che è la gallina di Orlando)! E' riuscito a scappare, per fortuna, e si è rifugiato sul cipresso e non scende più!"
"..."

"Mamma, abbiamo fame. Che mangiamo?"
"..."


"Mamma, come stai? E il libro di Bullerby oggi?"
"..."
"Te lo leggo io, oggi, mamma".


Ed echi lontani:

"Accidenti! E' andata via la connessione e sto facendo la verifica di matematica! Non riesco a inviarla! Che faccio?"
"Spegni, che ci vuoi fare? E proviamo kobudo"

[Io, dalla mia camera buia :"...!"]

"Leo, mi presti il cellulare per giocare?"
"Hai chiesto alla mamma?"
"Sta male..."
"Ok, tieni"

[Io, dalla mia camera buia:"...!"]

Alla fine, i compiti sono stati inviati ("Bene Orlando, erano sfocati ma mi sembrano giusti. La tua prof"), JiJi è sceso dal cipresso, Leonardo ha preparato dei gustosi panini per cena, la dispensa è stata riempita.
Ah... e la verifica di matematica è stata recuperata e inviata nel pomeriggio.



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