sabato 11 aprile 2020

Domani è Pasqua

Questa mattina abbiamo iniziato i preparativi pasquali. Abbiamo preso dal giardino dei rami d'ulivo, li abbiamo decorati con nastri e uova di carta colorata e abbiamo chiamato la nostra creazione "Albero di Pasqua".
Poi abbiamo modellato con la creta dei portauova a forma di gallina (circa), per le uova sode di Pasquetta.
Poi, fremente di gioia, mi sono chiusa in camera mia a tingermi i capelli con la mia nuova tinta "Rosa intenso". Mentre aspettavo i trenta minuti, come da istruzioni, e con la testa che profumava di lampone, ne ho approfittato per dare una spuntatina ai capelli di Giacomo e Leonardo. Entrambi portano i capelli lunghi, legati con un elastico.
Ho cominciato da Giacomo. Con fare professionale ho spuntato di qua e di là e, a furia di spuntare e pareggiare, perché i capelli erano sempre più lunghi da un lato, sono diventati corti. Giacomo, che è buono e gentile, ha sospirato e mi ha si è consolato con un: "Va be', mamma, ricresceranno". Ma Leonardo sì è rifiutato di passare sotto la mia forbici e ha detto che i suoi capelli andavano bene così, grazie.
Intanto i trenta minuti erano passati, ho risciacquato i capelli, li ho avvolti in un asciugamano e, piena di aspettative, ho atteso che si asciugassero un pochino.
Poi, finalmente, con dita tremanti, ho tolto l'asciugamano e mi sono guardata allo specchio.
E mi è venuto da piangere. I miei capelli non sono affatto rosa intenso. Sono inequivocabilmente arancioni. Orribilmente arancioni. Non sembro una fatina. Sembro una carota.

Sopra la libreria campeggiano cinque grandi uova di cioccolato. Quattro avvolte in carta azzurra, la quinta, avvolta in carta rosa. E' mia. Domani è Pasqua. Domani mi consolerò.



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