Dai primi di novembre i tre grandi hanno la DAD.
Elia fa scuola con me.
Dai primi di novembre praticamente non vediamo più nessuno. Nessuno viene più invitato a casa nostra. Non usciamo quasi più, se non per passeggiare nei boschi o fare la spesa al supermercato (io).
Gli amici più stretti dei ragazzi o sono molto accorti o sono in quarantena.
Le cugine in regione rossa, che speravamo di vedere almeno a Natale, ma pazienza attendiamo tempi migliori, che arriveranno.
Il nonno che vive vicino a noi, ma è un tipo prudente, e declina gli inviti per "almeno un caffè". Per fortuna.
Per fortuna, perché avevamo un tallone d'Achille.
Le lezioni di flauto di Giacomo.
Per imparare il flauto Giacomo lo deve suonare abbassando la mascherina.
Per insegnare il flauto, il suo maestro lo deve suonare, abbassando la mascherina.
E nonostante le finestre aperte e il plexiglas, riceviamo una telefonata.
Il maestro di flauto è positivo al Covid.
Così Giacomo viene relegato in camera mia, ha un bagno tutto per lui e indossa la mascherina ogni volta che esce dalla stanza.
Lui non ha nessun sintomo, ma a me, a momenti alterni pare di avere di tutto. Elia dice che sente un po' di mal di gola e, se si ricorda, indossa la mascherina aggirandosi per casa.
Domani Giacomo farà il tampone e ogni dubbio sarà fugato.