All'alba del sesto giorno, zitto zitto, attento a non svegliare nessuno, scese nelle scuderie, salì in groppa al fedele cavallo e iniziò il suo personale viaggio alla ricerca di se stesso.
Viaggiò per un anno intero, tanta libertà, non gli pareva vero!
Attraversò il deserto, solcò il grande mare, percorse vaste pianure, si inerpicò su per aspre montagne. Visitò piccoli villaggi e grandi città.
La sua missione aveva sempre in mente, quando si aggirava tra la gente. Chi si prestava ad ascoltare, lui prendeva ad interrogare. Interpellò vecchi saggi e arcigne fattucchiere, ascoltò uomini tutti d'un pezzo e donne che la sapevano lunga.
Ma nessuna risposta lo soddisfaceva, sempre nel cuore un vuoto aveva.
In più la nostalgia si faceva sentire: la famiglia gli mancava. Tanto, da impazzire!
Un giorno si accorse che non aveva più voglia di girare intorno al mondo e prese la strada del ritorno. Sebbene si sentisse sconfitto perché non aveva trovato le risposte che cercava, si era divertito e aveva imparato tante cose nuove.
La terribile tempesta lo colse una notte. Continuò ad avanzare impavido per un lungo tratto, casa sua non era più tanto lontana.
Un fulmine colpì il suolo proprio davanti a lui e illuminò una torre che si ergeva altissima in mezzo alla via.
Il piccolo cavaliere lasciò il cavallo al riparo delle imponenti mura e oltrepassò la porticina aperta alla base della torre.
All'interno non c'era altro che il silenzio e una scala ripidissima. Si tolse l'elmo e salì pochi gradini. C'era una finestrella. Affacciandosi si ritrovò naso a naso con il suo cavallo: "Hiiiiiii, hai girato tanto per cercare quello che dentro te devi trovare!".
Era sfinito dalla stanchezza, gli pareva di aver sentito l'animale parlare! Guardò in su: la scala saliva sempre più ripida. Appoggiò la spada e lo scudo ad una parete e continuò la salita.
Arrivò ad un'altra finestra e sbirciò fuori. La pioggia era cessata, in cielo la luna splendeva luminosa. Laggiù in basso si materializzò la scena del giorno della sua nascita: vedeva se stesso adagiato in una culla posta al centro di un crocevia di sentieri. Vide la sua mamma, che disponeva accanto alla culla una spada e uno scudo. Vide il papà che, fischiettando, sbarrava con alti cancelli l'ingresso dei sentieri. Vide la nonna, che stendeva un tappeto di velluto rosso sull'unica stradina lasciata aperta. Vide anche il nonno, con quella sua perenne aria svagata, che, quatto quatto, sollevava un lembo del tappeto e vi nascondeva sotto il grosso libro di fiabe. Il nonno alzò lo sguardo alla torre, proprio dov'era lui, e gli fece l'occhiolino. Il piccolo cavaliere si ritrasse svelto. Era spaventato. E anche molto arrabbiato! Era stanco e accaldato. Si sbarazzò della sua armatura, che non toglieva mai, nemmeno per dormire, e continuò a salire i ripidi gradini. Procedeva svelto ora, senza quell'ingombrante ferraglia. La scala terminava in cima alla torre. Si ritrovò in una stanza accogliente. C'era una tavola imbandita, al centro un'enorme torta al cioccolato con tante candeline accese e una scritta di zucchero: "Vivere pienamente".
Aveva una fame da lupo, ma era curioso e voleva affacciarsi dalla finestrella più alta. Là in basso vide se stesso com'era adesso, dritto e fiero, in sella al suo destriero. Non portava l'armatura, nè lo scudo, nè la spada. Alle sue spalle, un'unica strada tappezzata di velluto rosso, dinanzi a lui, mille strade si dipanavano, a tratti dritte, a tratti curve, certe più in là anche si intrecciavano. Sparivano verso l'orizzonte, il sole sorgeva splendente, dietro a un monte. Sorrise. Avrebbe soffiato sulle candeline e mangiato la torta. Poi sarebbe tornato a casa. Con calma, avrebbe scelto la strada.
Questo post partecipa al contest di Nina "L'amore non deve essere un segreto"
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22 commenti:
A Corie Bratter piace questo elemento.
Meravigliosa!!
Voglio leggere questa storia a mia figlia.
@ Corie: Grazie, Corie Bratter.
@ Laura: è un onore!
Che bello! penso che la racconterò ai miei bimbi!
bella e mi piace il tuo modo di scrivere !^^
Bellissimo!!! Hai mai pensato di farci un libro???...complimenti, scrivi veramente bene...
Un bacio
@ Ester: anche tu mi fai un grande onore se lo leggi ai tuoi bimbi! (Accessorize: che passione!)
@ busybutlazy: grazie mille. L'ho scritta ieri pomeriggio, mentre intorno a me si svolgeva un'intensa battaglia stellare e il piccolo voleva mangiarsi il mouse.
@ Grazie anche a te. Mi piace scrivere storie per i bambini, ma non ho mai pensato di farci un libro. Sono felice quando la storia che scrivo piace ai miei bambini.
Bella, bello anche il finale ^__^
@Daphne: Grazie. Tu sei stata brava a "legare" tutte quelle cartolline!
Fantasia e intraprendenza degna del più valoroso dei cavalieri, se sei riuscita a scriverla malgrado l'allegra confusione che ti regnava intorno e il mouse pieno di bava (e scommetto che ti sarà anche toccato cancellare svariati oucvhkuelwkkkkkkkkkk). La mia ammirazione va sempre a te, che riesci a vivere la tua plurimaternità con tale serenità e leggerezza. O almeno questa è l'impressione che ne dai, credimi!
PS.Ma sei giovanissima o hai qualche segreto per preservarti eternamente giovane? bevi tanta rocchetta? No perchè nella foto del tuo profilo sembri una ragazzina di 18 anni massimo!
@Suster: quella foto è di tre anni fa. Comunque io faccio ridere i polli, perché tutte le mie amiche sanno la mia età, ma io baro sempre. Anche di uno, ma baro...Ho la sindrome di Peter Pan femminile. Sarà per questo che i miei figli, nonostante a volte ci provino sul serio, non mi fanno mai impazzire. O forse la sottile linea della follia l'ho passata da un pezzo: sono tranquilla, allegra e completamente folle! Ora cancello gli dhdjahsgajsha di troppo e pubblico il commento. Deduco che tu sia tornata a casa...Buon fine settimana!
Ah, dimenticavo. per la tua storia ho pensato a questa colonna sonora:
http://www.youtube.com/watch?v=_2SaqN_mnO8
Scusa ma io invece ho la sindrome da colonna sonora! Scherzo. mi è venuta in mente questa canzone leggendoti.
Baci a tutti
(sì, sono tornata a casa mia, si capisce così tanto?)
Ma noooooooooooooooo! non mi riferivo alla vecchia! è la la favola antica di quel cavaliere che cerca l'amica!
veramente bella questa storia, complimenti davvero. ponso proprio che i tuoi bambini con una mamma come te si divertano alla super grande :-)
kiara
Bello ed educativo...:-)
Stampo e raccolgo tra le mie fiabe!!!:-)
p.s. Ecografia morfologica perfetta...!!! Avanti tutta!!!!
p.s.2 La prossima settimana non potrò seguire, ( per lavoro , sigh....)
ma appena rientro ti scrivo!!!
Spumiglia
@ Kiara e Spumiglia: grazie a tutte e due! A presto!
Finalmente sono riuscita a leggere, con la calma che desideravo qui fuori la mia torre.
E ho una lacrima lì ferma sulle ciglia che s'intona col tuo messaggio. Pienamente.
Grazie,
nina
Meravigliosa, lieve e profonda. Sì, bellissima.
Grazie di cuore.
letta... tutta d'un fiato, e la leggerò anche ai miei koala, che amano ascoltare fiabe e racconti.
poi me la dedicherò per il mio compleanno (c'è anche la torta!), la ripeterò come un mantra prima di addormentarmi,la farò mia... chissà che in questo modo io non abbandoni scudo e spada, per venire contagiata dalla sindrome di Peter Pan... che ne ho poca! non stò parlando di età, ma della giovinezza e fantasia che serve per giocare con loro! forse quando sono nata nessuno mi ha regalato un libro di fiabe.
@Tutti abbiamo un libro di fiabe nascosto da qualche parte!
Grazie :)
mi sono lasciata andare ai battiti del cuore....è stato naturale*
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