Adesso scrivo un post. Un post in cui sfato il mito di una mamma sempre smagliante: vi mando tutti in collegio, faccio il giro del mondo e ritorno quando avete 18 anni, Babbo Natale vi porterà solo carbone.
Ma una strana tosse, proveniente dalla camera dei bambini, distoglie me dalla tastiera e lui dal suo libro.
E' Elia.
Elia che non riesce a respirare bene e che diventa blu.
Corriamo in ospedale!
Lui guida veloce, io dietro con il bimbo in braccio e il cuore in gola.
Al pronto soccorso gli fanno subito un aerosol di adrenalina. Altri due aerosol e poi decidono di ricoverarci.
Lui se ne torna a casa solo soletto, a noi ci assegnano un letto e mettono una flebo ad Elia.
Lui a casa a fare ilmammo papà.
Noi in ospedale a guardare i cartoni animati.
A fare amicizia con bimbo R del letto accanto e la sua mamma.
A cercare un modo di andare in bagno a fare pipì attaccati alla flebo: la mamma prende Elia in braccio, se lo sistema sull'anca e con la mano libera afferra il bastone della flebo e s'incammina, più velocemente possibile. Ma si dimentica il filo della corrente attaccato alla presa e dopo svariati strappi, allarmi e disastri sventati i due escogitano un sistema piacevole: Elia sale sulle rotelle della flebo e si tiene saldamente all'asta con le manine, la mamma stacca la spina e spinge velocemente bimbo+flebo in bagno. Mai stati beccati da un'infermiera.
Alla mattina il papà arriva con cinque brioche.
Alla sera porta in visita i fratelli. Giacomo, che dal giorno della Prima Comunione grazie al regalo dei nonni, è diventato il fotoreporter ufficiale della famiglia, scatta decine di foto al malatino. Orlando è estasiato dalla mascherina dell'aerosol: "Sembri Mr Freeze!" [ndt: un cattivo di batman]. Leonardo se lo sbaciucchia fino allo sfinimento.
In corsia, durante la visita dei fratelli, arrivano i pagliacci: bolle di sapone e spade di palloncini per tutti! Una battaglia epocale si scatena nella stanza di ospedale numero 118.
Il penultimo giorno gli hanno tolto la flebo. Dal menù dell'ospedale la mamma, per festeggiare, ha ordinato coniglio e polenta. Meno male che erano avanzate delle brioche.
Una mattina il dottore ci dimette.
- Elia, andiamo a casa!
- Yuppi!
Siamo tornati!
Ma una strana tosse, proveniente dalla camera dei bambini, distoglie me dalla tastiera e lui dal suo libro.
E' Elia.
Elia che non riesce a respirare bene e che diventa blu.
Corriamo in ospedale!
Lui guida veloce, io dietro con il bimbo in braccio e il cuore in gola.
Al pronto soccorso gli fanno subito un aerosol di adrenalina. Altri due aerosol e poi decidono di ricoverarci.
Lui se ne torna a casa solo soletto, a noi ci assegnano un letto e mettono una flebo ad Elia.
Lui a casa a fare il
Noi in ospedale a guardare i cartoni animati.
A fare amicizia con bimbo R del letto accanto e la sua mamma.
A cercare un modo di andare in bagno a fare pipì attaccati alla flebo: la mamma prende Elia in braccio, se lo sistema sull'anca e con la mano libera afferra il bastone della flebo e s'incammina, più velocemente possibile. Ma si dimentica il filo della corrente attaccato alla presa e dopo svariati strappi, allarmi e disastri sventati i due escogitano un sistema piacevole: Elia sale sulle rotelle della flebo e si tiene saldamente all'asta con le manine, la mamma stacca la spina e spinge velocemente bimbo+flebo in bagno. Mai stati beccati da un'infermiera.
Alla mattina il papà arriva con cinque brioche.
Alla sera porta in visita i fratelli. Giacomo, che dal giorno della Prima Comunione grazie al regalo dei nonni, è diventato il fotoreporter ufficiale della famiglia, scatta decine di foto al malatino. Orlando è estasiato dalla mascherina dell'aerosol: "Sembri Mr Freeze!" [ndt: un cattivo di batman]. Leonardo se lo sbaciucchia fino allo sfinimento.
In corsia, durante la visita dei fratelli, arrivano i pagliacci: bolle di sapone e spade di palloncini per tutti! Una battaglia epocale si scatena nella stanza di ospedale numero 118.
Il penultimo giorno gli hanno tolto la flebo. Dal menù dell'ospedale la mamma, per festeggiare, ha ordinato coniglio e polenta. Meno male che erano avanzate delle brioche.
Una mattina il dottore ci dimette.
- Elia, andiamo a casa!
- Yuppi!
Siamo tornati!
34 commenti:
In effetti mi chiedevo dove foste finiti...non immaginavo di certo in ospedale. Per fortuna tutto e bene quel che finisce bene. Spero che Elia stia meglio e tu abbia smaltito lo spavento...un bacio grosso e un abbraccio
Uuuu che spavento, ma che cosa ha avuto, allergia, asma?
Ora è tutto a posto?
Sta cosa dei bimbi in ospedale non si può sentire, dovrebbe esistere una legge superiore agli uomini che lo vieti espressamente.
Che incubo mi hai fatto rivivere, ti capisco bene!Spero di cuore che tutto si sia risolto. Un abbraccio
Ommamma, mi spiace tanto ma sono felice di rileggerti col sorriso, un sospiro di sollievo e tanto Amore intorno, come sempre :-)!
Ommamma! Mi dispiace tanto! Ma sono felice di rileggerti col sorriso, un sospiro di sollievo e tanto amore intorno come sempre :-)
Un figlio solo, ricovero in ospedale due volte, esperienza flebo compresa.
Ti capisco...
Claudette
Anch'io ti capisco ed ho rivissuto con te dei brutti momenti ormai lontani, ma anche la gioia immensa ed esplosiva dell' "è tutto finito"!!!
Un abbraccio a tutti ed un baciotto speciale ad Elia.
Grazie mamme! Tutto a posto, ora siamo sani e allegri... :)
Ha avuto un laringospasmo e hanno ventilato un'asma latente... ma siamo tranquillissimi ora.
Buonanotte!
Anche a noi è successo, stessa situazione con l'aerosol di adrenalina due anni fa alle 3 di notte in ospedale.
Ora, quando arriva un laringospasmo, andiamo subito di bentelan in pastiglie ed aerosol di cortisone.
Dopo questi brutti episodi comunque, mio marito ed io abbiamo scoperto che il pargolo è allergico alle parietarie e stiamo tamponando con antistaminici. Il vero problema comunque è che viviamo talmente in periferia da essere quasi in campagna, dove naturalmente è PIENO di parietarie... Un abbraccio!
Terribile. Un solo ricovero con bambina allora figlia unica, per convulsioni, e non ricordo paura peggiore in vita mia.
Contenta che adesso siate a casa.
Mamma mia, non voglio nemmeno immaginare lo spavento che ti sei presa...
un abbaccio!
Che spavento!!! Per fortuna ora state bene!
Un abbraccione a Elia.
mamma mia che spavento!!!! sono contenta sia tutto a posto....ha ragione Mammozza, queste cose ai bambini non dovrebbero proprio succedere!
un abbraccio
Ommammamia! Che paura! Matteo combatte con l'asma da quando aveva un anno ma non siamo mai finiti in ospedale e speriamo di non doverci andare mai. Meno male che è finita ed ora siete a casa. Matteo ha i suoi puff (hai presente quelli del ragazzino sfigato dei film anni '80?) e sappiamo che dobbiamo intervenire quando la tosse è ancora all'inizio così non degenera, ma poverino lui che correrebbe e salterebbe sempre non deve fare cose che gli alterano troppo il ritmo della respirazione altrimenti parte l'asma. Sei forte mammina! E si vede anche nella tua famiglia! Baci al piccolino
Purtroppo ho presente cosa sia un laringospasma... brutto brutto brutto, più paura che preoccupazione per la cosa in sè, però avete fatto bene ad andare subito in pronto soccorso, anche noi abbiamo fatto così... vi abbraccio forte!
Accidenti che paura. Bello leggere che è passata e siete tornati a casa. Un abbraccio.
Bentornati a casa!
Anche a noi hanno ventilato possibili allergie... (mamma, mia noi viviamo in campagna!): Un abbraccio anche a te.
Mamma mia, ben due volte! A noi è capitato di correre al pronto soccorso ma questo era il nostro primo ricovero non programmato!
Delle convulsioni ho sempre timore, ma non mi sono mai capitate. Chissà che spavento!
@Fairy, Tri e mammasorriso: grazie! :)
Povero Matteo, una cosa è un episodio isolato, ma stare attenti tutti i giorni... bravi voi e bravo il tuo bimbo, davvero!
Mi ha spaventato perché non avevo idea di che cosa gli stesse accadendo. Meno male che d'impulso lo abbiamo portato fuori in giardino, nella nebbiolina della notte. Mi hanno spiegato come intervenire ma mi hanno anche detto di andare in ospedale comunque.
@monica e librivendola: grazie mille!
Aiuto! Ben tornati a casa. Tante carezzine al malatino.
ussignur...tutto è bene quel che finisce bene ...pero' che spavento!!
ps quando parti mi avvisi che mi aggrego ?;D
mi dispiace tanto per il brutto spavento! sei un mito anche nel raccontare una cosa così! comunque il mio Anto ne soffre da piccolissimo, ha fatto le analisi e non è allergia ma conformazione della laringe che si sistemerà crescendo!e comunque speriamo non ricapiti mai!un bacione grande a tutti in particolare al cucciolo! mammaSimo
Meno male che si è risolto per il meglio. Spero che tu sia riuscita un pò a riposarti in Ospedale anche se ne dubito (ci sono passata con mio figlio per ben due volte...)
Ciao, carissima, un bacio a tutti!
Grazie!
Ok, ti avviso e partiamo! ;D
Ah, interessante, questa possibilità non me l'hanno ventilata. Forse Elia è già troppo grande. Certo che per te deve essere dura... Chissà i bambini cosa provano, poverini, a sentirsi soffocare e non sapere che cos'è.
Ho visto tanta Peppa Pig! Un abbraccio a te!
Il laringospasmo lo conosciamo anche noi, ma anche qui crescendo è sparito...anche se qualche notte chiusi in bagno con l'acqua calda che scorre e gli specchi appannati capita ancora. Comunque fa una paura terribile! Un abbraccio.
Bentornati! Vi mando un abbraccio grande!
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