martedì 29 novembre 2011

magico dicembre

Orlando ha capito che cosa vuole fare da grande. Lo annuncia ai fratelli maggiori:
- Babbo Natale!
- Babbo Natale? Ma poi, chi te li da i soldi?
- ?
- Se porti i regali ai bambini, loro di soldi non ne hanno!
- ?
- Dico, come fai a vivere, a comprarti il mangiare, i vestiti, se non ti pagano?
- Ma farò il Babbo Natale quando sarò grande, e i grandi, i soldi, li hanno sempre.
- Tu non hai capito niente.

Fuori da scuola, le mamme di quarta mi hanno avvertito:
- 6cuori, loro... sanno!
- Sanno che?
- Tutta la classe sa... Santa Lucia, Babbo Natale...
- Non capisco di che andate cianciando. Il bicchierino di grappa e la farina gialla per le renne che mettiamo sotto l'albero... se non loro... Chi?

Intanto a casa nostra è un gran scribacchiare: letterine, disegni, richieste e gran ringraziamenti...
- Mamma, se stanotte vedi Santa Lucia, le dai le nostre lettere, per favore?
- Giacomo, lo sai che io non ho mai visto Santa Lucia, non si può! Però una volta, da piccola, ho sentito il fruscio dei suoi vestiti...
- Sì, mamma. Ma se la vedi, gliele dai?
- Buonanotte, Giacomo.
- Buonanotte, mammina.

giovedì 24 novembre 2011

rumba e cha cha cha

Mia sorella ha comprato l'aspirapovere robot, che fa tutto da solo. Pare che memorizzi la conformazione delle stanze che deve pulire.

Ai giardini, lo racconto alle mie amiche mamme.
- Sorella M. ha l'aspirapolvere-robot. Un elettrodomestico così autonomo e servizievole, sarebbe un sogno!
- Quella cosa tonda che gira e aspira?
- Ma aspira anche la polvere dai mobili e dalle tende?
- Puoi chiederlo per Natale.
- A Babbo Natale chiedere un elettrodomestico? Giammai! Sarebbe la sconfitta del mio "professione:mamma"! Nella letterina, solo libri e cose futili, tipo una cyclette...

Lo dico alla mia mamma.
- Tua figlia M ha l'aspirapolvere-robot. Come mi piacerebbe!
- Scherzi? In casa tua? Con tutto il disordine di giocattoli che c'è in terra andrebbe in tilt immediatamente!

Ne parlo a tavola, durante la cena.
- Zia M ha l'aspirapolvere-robot che gira per casa... ma ci pensate? Un robottino che ci fa le pulizie... ah, sarebbe una bellezza!

I miei bambini confabulano per qualche giorno, poi un pomeriggio si fanno portare da papà in un certo negozio.
Tornano a casa con un pacchettino. Per me.
Hanno speso tutti i loro risparmi, ma mi hanno regalato ciò che desideravo: un robottino-spazzola, che ci pulirà il pavimento di casa.
L'ho chiamato Cha cha cha.

Ps: a proposito di elettrodomestici, votate il sondaggio a fianco, per favore. Il sole è poco, la casa piccina, i miei figli li devo mandare puliti a scuola, la mattina!
Ps aggiunto venerdì: ma guardate che il robottino-spazzola è un gioco! I miei figli, a mettere insieme tutti i loro risparmi, arrivano al massimo a 15 euro... ma è il pensiero che conta, no?

venerdì 18 novembre 2011

Non di sola musica

Voleva suonare il violino. Così diceva lui.
Il papà, che vivrebbe di soli Mozart, Chopin  e Jim Morrison, era scettico: "Violino? Giacomo? Ma se quando suono mi dice di non disturbare perché deve leggere! Non si siede al pianoforte nemmeno per sbaglio...".
Giacomo insisteva.
Si fissa un appuntamento alla Scuola di Musica. Il papà, pieno di dubbi e di belle speranze, accompagna il suo primogenito a colloquio con l'insegnante.
- E così tu vorresti suonare il violino!
- Io?
- Sì, non sei tu che vuoi prendere lezioni di violino?
- Io? No.
L'insegnante fissa il papà con aria interrogativa.
- Sono i tuoi genitori che vogliono che suoni il violino?
- No.
- ... Lo vuoi almeno vedere il mio violino? Ce l'ho qua.
- No, grazie.
Lo sguardo dell'insegnante si fissa di nuovo sul papà:
- Beh, mi sembra che non abbiamo più nulla da dirci...
- Pare anche a me.

Giacomo non ha dato spiegazioni. Di violino, non ne ha più parlato.

Il papà continua a suonare il piano. Giacomo continua a leggere.
A casa nostra, la musica è perennemente nell'aria.
Forse, qualcuno dei quattro figli, seguirà le orme di papà... forse.
"Ma hai visto Elia? Guarda come sta attento alla musica! Quando suono, mi salta sulle ginocchia e vuole schiacciare i tasti!".
Elia ha diciotto mesi. C'è ancora tanto tempo per sognare.

C'è anche il nonno, che era nella Nazionale di baseball. Su undici nipoti (otto maschi e tre femmine) nessuno gioca a baseball.
Forse, qualcuno dei nipoti più piccoli seguirà le orme del nonno... forse.
"Ma hai visto Elia? Guarda come tira la boccia! Che lancio, che braccio!".
Elia ha solo diciotto mesi. C'è ancora tanto tempo per sognare...

giovedì 10 novembre 2011

Come partecipare ad un contest di cucina, divertirsi ed avere la colazione assicurata


Una domenica pomeriggio. Sfoglio sconsolata un libro di ricette. Ho promesso, mesi fa, di partecipare ad un contest di cucina... che mi sarà mai saltato in mente? Poso lo sguardo abbacchiato su gustosissime immagini di torte, pasticci e timballi: nulla, non mi ispirano nulla. Sospiro e chiudo il libro.
 Pacifico, accoccolato in poltrona, lui legge.
- Caro, che stai facendo?
Alza gli occhi dalla pagina e mi guarda. Tace.
- Ehm... ti disturbo?
- Sto leggendo.
- E' interessante? Vuoi un caffè?
- No, grazie. 
Mi sorride e torna a immergersi nella lettura. Sospiro. Vado alla finestra, i vetri rigati da gocce di pioggia. Là fuori il vento fa turbinare le foglie gialle e rosse cadute dagli alberi; scorgo i miei bambini che giocano felici, tuffandosi nei mucchi di foglie secche. Poverini, sono tutti bagnati! Sarà bene che tra poco li faccia rientrare, potremmo fare un esperimento...
E, finalmente, nella mente mi si accende una lampadina.
Preparo una tabella,  scrivo i nomi dei bambini  e  i nomi di vari ingredienti. 
Quando i quattro rientrano in casa, trovano farina, zucchero, uova, cannella, zenzero, gocce di cioccolata e quant'altro, ben disposti sul tavolo.
- Facciamo una torta, mamma?
- Non proprio, è una cosa speciale...
- La pizza?
- No. Ognuno di voi farà una torta tutto da solo!
- Completamente da solo?
- Decidiamo tutto noi?
- Evviva!
Lavate le mani e indossati i grembiuli i tre si mettono all'opera. Per misurare gli ingredienti, tazze e cucchiai. Ogni tanto cerco di dare qualche suggerimento:
-  Giacomo, non troppo sale, stai facendo un dolce! Leonardo, secondo me dovresti aggiungere del burro...
- Mamma, hai detto "da soli"!
- Scusate, avete ragione. Me ne starò zitta zitta.
Si imburrano e si infarinano le teglie.
Si assaggia...
Si versa il composto e si inforna il tutto.





Non c'è che da aspettare, incrociando le dita...
Ta-daaa, ed ecco a voi  il risultato:


Così partecipiamo con ben tre ricette al contest della Fata Golosa.






lunedì 7 novembre 2011

Come convincere i bambini a lavarsi le mani. Metodo (quasi) infallibile


- Bambini, è pronto il pranzo!
...
...
...

- BAMBINI! A TAVOLA SUBITO, ALTRIMENTI TOLGO TUTTO!

RUMBLE, RUMBLE, RUMBLE...

- Eccoci, mamma!
- Cosa c'è di buono?
- Vi ho preparato una squisitezza: la zuppa di Peter Pan!
- Oh no!
- Non mi piace la zuppa.
- Ma questa è buonissima! Peter Pan la prepara sempre ai Bimbi Sperduti, che ne vanno ghiotti.
- Che buon profumino!
- Grazie, mammina!
- Cosa sono quelle cose che galleggiano dentro al mio piatto?
- Sedetevi, che iniziamo a mangiare. Vi siete lavati le mani?
- Io sì!
- Sì, ma-ma.
- Anch'io!
- Sì.
- Con il sapone?
- Certo, ho insaponato anche Elia.
- Sì.
- Uffa, col sapone... ma io mi stufo, il sapone è bagnato, è scivoloso, è schifoso!
- Vai.
- Ah, ma sei proprio una mamma severissima... la più severa di tutte le mamme, mi doveva capitare! Uffa, uffa e strauffa!
- I microbi che hai sulle mani li togli con il sapone. Corri, altrimenti noi iniziamo a mangiare senza di te.
- Microbi... macché!

Così, per vedere i microbi in azione, abbiamo fatto un esperimento. Interessantissimo.
Servono due barattoli di vetro puliti e asciutti, muniti di tappo, e una mela.
Dopo essermi lavata le mani, ho tagliato la mela. Uno spicchio l'ho chiuso subito in un vasetto, che ho contrassegnato. Un altro spicchio l'ho fatto maneggiare dalle manine non lavate dei bambini, poi l'ho messo nell'altro vasetto.
Dopo qualche giorno la differenza tra le due fette era incredibile, i batteri avevano lavorato alla grande. I bambini ne sono rimasti strabiliati e ora si lavano tutti (quasi sempre) le mani con il sapone.

L'esperimento l'ho trovato nel sito de La pappadolce, banner a fianco.

Questo post partecipa all'iniziativa di Palmy:
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