La strada è bellissima. A tratti si inoltra nella foresta, costeggia corsi d'acqua e immensi prati verdi, incontra fattorie e case dalle facciate decorate con piccole tegole di legno. La nostra meta è il Mulino delle Streghe (Hexenlochmühle).
Il Mulino ospita un negozio di souvenir (orologi a cucù e streghette di pezza) e un ristorantino. Come dei veri turisti, alle quattro di pomeriggio abbiamo ordinato salsicciotti con salsa di cipolle e patatine fritte, innaffiati con birra (noi) e acqua gasata (loro).- Avete visto, bambini? L'acqua arriva alla ruota e la fa girare...
- Mamma, Elia si è tolto una scarpa e l'ha gettata nel canale!
- Oh no, era l'unico paio! Gli sarà scivolata, poverino...
- No, no, l'hai gettata tu vero, Elia?
- Sì!
- Ehi, ha detto "si"!
- E' il primo figlio che impara a dire "si" prima di "no".
- Dì "sì" piccolino!
- Sì, sì, sì!
- Ma che bravo!
- Sei bravissimo!
- Sì, sì, sì!
- Intanto è senza una scarpa.
- Speriamo che non blocchi la ruota...
- Sì, sì, sì!
Ai bambini dispiaceva lasciare lì quella scarpetta numero 20, così, nottetempo, prima dell'arrivo delle streghe, con un tipico ramo ad uncino della Foresta Nera, il papà l'ha recuperata.
Il viaggio è continuato.
Senza macchina fotografica. La batteria si è scaricata e la mamma ha lasciato il caricabatterie in Italia.
A Schonach, dove i bambini hanno giocato con gli scoiattoli che scorrazzano su e giù dagli alberi del parco cittadino, abbiamo visitato il cucù più grande del mondo. Un inquietante "uccellino" di 70 chili ha cinguettato il suo CUCU' per undici volte. Temevo che Elia si spaventasse, ma lui non ha fatto una piega: se esistono strani esseri giganti che fanno MUUU, possono esistere anche strani esseri ciccioni, che fanno CUCU'. Il mondo è ancora tutto da scoprire.
A Gutach, c'è un interessantissimo museo interattivo all'aperto. Fattorie, officine, laboratori, mulini. Tutti edifici autentici, che, trasportati qui da diverse parti della regione e fedelmente ricostruiti, mostrano ai visitatori come vivevano un tempo gli abitanti della Schwarzwald.
Ci sono anche caprette, cavalli, mucche.
Giacomo, Leonardo e Orlando hanno provato a mungere una mucca di plastica, con scarsi risultati.
Io sono rimasta senza parole davanti ad un orto di zucche: tante, enormi, stupende zucche arancioni. Il mio pensiero è corso all'unica zucchetta del mio orto, caduta miseramente dalla pianta quando misurava sì e no cinque centimetri.
A Triberg abbiamo visto le cascate più alte della Germania.
I bambini, insieme al papà, hanno scelto il mio regalo di compleanno: un orologio a cucù!
Per un altro resoconto di viaggio, vi rimando a lei.
10 commenti:
che bellissimo viaggio..che posti interessanti...bravi!! che dolci i tuoi ometti :)
Un viaggio bellissimo! Mi ha incuriosito questo mulino delle streghe... adoro la Germania!!
Che bello i maschietti non hanno paura di niente!Le mie se non son castelli di principesse non se ne parla proprio!Quanto dolce Elia!!!
bellissimo questo viaggio! il mulino delle streghe piacerebbe tanto anche a gnomo! :)
Non ero mai stata in Germani, la Foresta Nera ci è piaciuta moltissimo. Ci torneremo senz'altro.
Mammachegiochi: beh, i maschietti hanno paura del buio, del mostro sotto i letto, delle vaccinazioni...
bellissima gita, grazie per averla condivisa.
baci!
Che bello, viene voglia di essere lì :)))
Ma che bello il tuo cucciolo!!!
Mi hai fatto venire voglia di fare la valigia subito...peccato che al momento l'unico posto in cui mi converrebbe andare è in ospedale: Edo ha l'otite e io e mio marito un raffreddore tremendo...
Giglio e Mikela: grazie mille!
Sunshine: grazie... nella foto sta facendo lo scemotto... mi dispiace per Edo, piccolino, proprio all'inizio della scuola! (beh, anche voi due, con i nasi colanti, poverini... ) ciao, Sunshine!
Che bel viaggetto! Mi sa che la prossima volta dovrete organizzare un pulman per portarci tutte. :p
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