domenica 16 dicembre 2012

Neve



La sveglia mi fa balzare giù dal letto. Assonnata mi trascino in sala, accendo la stufa, spalanco le imposte della porta d'ingresso. I gatti mi scivolano tra le caviglie, pronti a balzare in giardino, ma si fermano di botto sulla soglia. Fiocchi gelati mi bagnano il viso. Una coltre di neve ricopre ogni cosa. In pigiama, mi spingo fino al cancello per dare un'occhiata alla strada: l'asfalto è scomparso sotto un manto liscio, candido e scintillante. Impensabile mettersi in macchina, almeno fino a quando non passerà lo spazzaneve.
Rientro in casa e corro a rifugiarmi sotto le coperte... oggi niente scuola!
Niente scuola, niente catechismo, niente scout.
Restiamo chiusi in casa a cucinare biscotti, dipingere acquerelli, fare renne con i rotoli di carta igienica.
Assaporo un lungo caffè, mentre dalla finestra aperta giungono le grida dei miei bambini che si lanciano giù dallo scivolo del garage con lo slittino.
Il fuoco che danza nella stufa.
Sotto un mucchio disordinato di lucine e ghirlande si intravede il nostro albero di Natale.
Le quattro testoline dei miei bimbi che si sfiorano, mentre disegnano e ritagliano seduti sul pavimento. Mi allungo sul divano e apro l'ultimo, bellissimo, libro della Rowling.

PS: e lui? Lui si sveglia due ore prima, mette le catene all'auto e se ne va a lavorare. A sera, torna a piedi, lasciata la macchina "a valle". Dello spazzaneve, nemmeno l'ombra.

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