venerdì 20 aprile 2012

origami ed elettricità statica

- Mamma, rimetti il video, non ci ho capito niente!
- Nemmeno io in effetti. Riguardiamo tutto.

Abbiamo scoperto questo sito, che spiega molto bene, ci sono anche delle animazioni, come si fanno gli origami. Si possono anche stampare i quadrati della misura giusta e in vari motivi.
In un pomeriggio freddo e piovoso ci siamo divertiti molto. Abbiamo provato gli origami easy, neutral e difficult (ma, per i più temerari, ci sono anche i very difficult).

- Mamma, com'è bello piegare la carta! E' più bello di quando facciamo gli esperimenti, che a volte sono un po' noiosi...

Ecco. Ho deglutito e mi sono concentrata sulla mia giraffa, che di stare in piedi proprio non ne voleva sapere.  I miei figli  trovano sempre il modo di ricordarmi che non sono proprio miei fino in fondo.

Il pomeriggio del giorno dopo. Piove ancora. La stufa è accesa. I bambini giocano sul tappeto, io sono immersa nella lettura. Mi si avvicina Leonardo.
- Mamma, facciamo un esperimento?

Chiudo il libro. Evviva! Un esperimento facile e veloce...

Spargo del pepe sul tavolo. Gonfio un palloncino e lo sfrego sul maglione. Lo avvicino al pepe e... fruscio! Pare una magia.

giovedì 12 aprile 2012

Un marito nella mia cucina

Il mal di testa mi ha messo k.o. A letto, desidero solo il buio e il silenzio.
Che fortuna, lui oggi è a casa. Penserà a tutto. Ai bambini. Alla spesa.  E anche alla cucina!
Esiliata in camera, una pezzuola bagnata sulla fronte, i rumori di lui che armeggia filtrano da sotto la porta.
Uno sbatacchiare di sportelli che si aprono e si chiudono. Un continuo borbottio  "e lei è quella ordinata, ma guarda tu che roba". Spostamento di sedie. Qualcosa che cade. Un urlo. Passi. La porta che si spalanca.
- Sssh! Ho mal di testa!
- E questa... che schifezza è? Mi si è rovesciata addosso mentre pulivo il forno!
 Sbircio: sta grondando di latte cagliato. Il suo sguardo è furioso.
-  Caro, hai rovesciato il mio esperimento! Latte e aceto. Da liquido a solido.
Non risponde. La porta si richiude alle sue spalle.
Che male la testa! Desidero solo il buio e il silenzio.

Di là, i rumori continuano. Mi pare di sentire la canzoncina della Pimpa. I bambini saranno seduti buoni buoni sul divano.
Passi. La porta.
- E mi dici che accidenti è questo lurido bicchiere pieno di sabbia e cera?
- E' un vulcano...
- In cucina, vicino ai biscotti! Io lo butto via.
Sono troppo debole per protestare.
Distesa, la testa sostenuta dal cuscino. Al buio e al silenzio. Immagino lo scempio che continua, di là, nel mio laboratorio, cioè, in cucina.
Chissà se risparmierà la mia colonna terra-acqua, si stanno formando delle splendide alghe verdi.
Meno male che i vermi sono in veranda...

A mezzogiorno i due grandi tornano da scuola. Vengono a salutarmi.
- Mamma, che spettacolo!
- Sì, mamma! Chi ha messo in ordine la cucina? Non l'abbiamo mai vista così linda e scintillante!
Nascondo la testa sotto il cuscino. Quanto mi fa male!

mercoledì 4 aprile 2012

Sentomi la formicula


Allo specchio. Un ultimo tocco di rossetto.
- Dum da dum, libertàààà, libertààààà...
- Sei spudorata, però.
- Mi esercito. Libertààà...
- Io, quando esco, sono pieno di sensi di colpa.
- Siamo diversi, bello. Allora, io vado.
- Ciao, mamma!
- Mammaaa!
- Torna prestissimo, eh?
- E quando torni, vieni a darci un bacio!
Esco. Mi chiudo la porta alle spalle. Da dietro di essa, un chiasso di bambini. Ma stasera, quello, non è il mio chiasso. Mi sento insolitamente leggera. Niente figli, borsoni, giocattoli e merendine. Niente pensieri.
Salgo in macchina. Avvio il motore.
Scendendo giù per la collina, mi tuffo nel meraviglioso rosso del tramonto.

...

Torno che sono le una. Lui mi aspetta sul divano.
- Ciao! Ti sei divertita?
- Moltissimo. Ho mangiato tre fette di torta mimosa.
- Accidenti!
- Dormono, i picciriddi?
- Ma come parli?
- Le mamme siciliane mi stanno insegnando qualche parola. So anche una barzelletta nuova. La vuoi sentire?
- Ma hai cantato, almeno?
- Ascolta: sen-to-mi-la-formi-cula su la gambeettaa...
- !
- ... ma-donna ma-re sentomi làààà...
- Ma le altre, sono tutte come te?
- No, sciocco. Io sono un contralto. Ci sono i soprani e i bassi. Ti piace?
- Ehm...
- Devo fare un po' di pratica, lo so, lo so.

Abbiamo organizzato un coro di mamme. Con l'obiettivo di raccogliere fondi per la scuola. Per sentirci cantare o per farci stare zitte, questo ancora è da vedere. Intanto, noi ci esercitiamo.




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