venerdì 27 gennaio 2012

Ciclo dell'acqua


Orlando ed io abbiamo iniziato con la lettura della storia di Diamantina. Poi abbiamo costruito un libro tattile che rappresentasse il ciclo dell'acqua. Così Orlando ha allenato la motricità fine e la pazienza.
Ci siamo divertiti costruendo un miniciclo dell'acqua: in una vaschetta di plastica abbiamo messo un foglio di stagnola, un zolla di erba e due sassi, raccolti in giardino, che simulavano le montagne. Orlando ha versato dell'acqua nella stagnola, per fare il mare. Sigillata la vaschetta con la pellicola di plastica, l' abbiamo posta sul davanzale della finestra più assolata della casa. L'acqua è evaporata e si è condensata sulla pellicola. La mamma ha sollevato la pellicola per far vedere le goccioline formatisi all'interno, che sono precipitate sulle montagne, sul prato e nel mare in miniatura. L'esperimento è durato diversi giorni perché i bambini si divertivano molto ad avere un mini mondo da osservare.
Abbiamo anche formato una nuvola in un vaso di vetro. Occorrono un vaso con coperchio, acqua bollente, ghiaccio e lacca per capelli e... voilà: la vostra nuvoletta vagherà per la cucina! Spiegazione qui.
Altre idee e link sulla mia board "Water Cycle" di Pinterest.

lunedì 23 gennaio 2012

giocare


Alle differenze di genere, non ci ho mai creduto troppo. Per cui, appena se ne presentò l'occasione, al mio piccolo Giacomo regalai una bambola. Il tenero piccino le staccò la testa e scoprì che le bambole hanno la testa vuota.
Ma io non demorsi. Man mano che la famiglia si arricchiva di minuscoli maschi, io arricchivo l'inventario dei giochi con: una cucinetta (che finì smontata e abbandonata in giardino); servizi di tazzine, piattini e pentoline (usate, quest'ultime, per preparare puzzolenti e magiche pozioni); una casetta da sogno a misura di bambina (il tetto va benissimo come scivolo).
Vero è che non amano né pistole né palloni.
Con l'ultimo arrivato, ho ceduto. Macchinine, solo macchinine. E lui cresce felice cantilenando vroom-vroom e mi aiuta perfino a liberare la lavastoviglie.

Dalla lettera di Giacomo a Santa Lucia: "Carissima, vorrei tanto i lego ninjago. Tutti i maschi li hanno. Grazie".
- Come "tutti i maschi"?
- Ah, scusa, correggo subito. "Tutti i maschi della mia classe", intendevo.
Lego. Lego dappertutto. Lego ovunque.


- Mamma, possiamo scavare una buca in giardino?
- No.
- Una buchetta piccola piccola? Dobbiamo costruire una trappola per le bestie feroci!
- Che sia piccola, però. (In fondo, il giardino è anche loro... e poi il prato è tutto da rifare... e poi se devono costruire una trappola...).
- Ci mettiamo dentro anche un pezzo di formaggio!
- No, il formaggio no! Più che le bestie feroci, attirerete qualche grasso topone!
- Così tu sarai contenta.

Le buche nel prato per catturare topi, leoni e serpenti.
L'alta e ombrosa magnolia. A volte un rifugio per scimmiette che si arrampicano sui suoi rami per fare merenda con una banana. Altre volte un vascello pirata che, a lenzuola spiegate, veleggia incontro a mirabolanti avventure.
Stoffe colorate e di ogni misura: tende, mantelli, turbanti, tappeti volanti.

I miei bambini giocano. Giocano, inventano, imparano.


Con questo post partecipo all'iniziativa di Palmy.


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Ps: perché questa foto sconclusionata? Picnik chiude e le funzioni "premium" sono gratuite. Come resistere e non giocare un po'?

mercoledì 18 gennaio 2012

Ora che i L.E.G.O. dormono

- Mamma, mi provi Scienze?
- Un momento, tesoro. Devo accendere il forno e stampare una scheda per tuo fratello.
- Mamma, io non mi sento tanto bene...
- Siediti sul divano, che ti misuro subito la febbre.

SCGRSCGRSCGR (= suono onomatopeico che indica il rantolo di una stampante agonizzante)

- Che succede? Che ha questo aggeggio?
...
- Ma guarda un po'... chi di voi ha infilato un palloncino sgonfio nella stampante?
- Io, no!
- Io, neppure!
- Io, nemmeno!
- No. Tu!
- Mamma, mi provi Scienze, adesso?

DRIIIN
- Onto?
- Elia, dammi qua. Ciao zia S, come vanno le cose in Toscana?
- Mamma, sento puzza di bruciato!
- Cielo, la cena! Giacomo, spegni il forno! Dicevi, zia S?
- Mamma, corri! Elia ha infilato la testa nello schienale della sedia e non riesce più a tirarla fuori!
...

- Ma sei ammattito, Elia? Quasi, quasi mi toccava chiamare il falegname...
- Mamma, ora mi provi Scienze?
- Sì, eccomi, sono tutta orecchi.  Raccontami della cellula.
- Mamma, ma quando me lo togli, il termometro?

giovedì 12 gennaio 2012

1 2 3...4

Entro in casa. Dietro di me, alla spicciolata, entrano i miei bambini. Poso le borse della spesa, mi tolgo sciarpa e cappotto, faccio partire la stufa.
- Orlando, puoi togliere tu giacca e scarpe ad Elia?
- Sì, mamma. Vieni, piccolino?

Devo correre a caricare la lavatrice.
- Giacomo, puoi lavare le manine a tuo fratello? Con il sapone, mi raccomando!
- Sicuro, mamma. Elia, vieni in bagno con Giacomo, che giochiamo con l'acqua?

Ehi, è già ora di preparare la cena!
- Mamma, tu?
- Cosa c'è? Oh, vuoi che ti legga una storia? Ma ora proprio non ho tempo... Leonardo, leggi tu un libro ad Elia?
- Certo, mamma. Vieni con me, cicciottello, ci mettiamo sul divano a leggere una favola bellissima!

Finalmente, sono tutti a letto. Rimbocco le coperte ad ognuno, do il bacio della buonanotte. Elia si è già addormentato, abbracciato alla sua giraffina. Contemplo il suo visino: sorride anche nel sonno!
Spengo la luce, esco dalla stanza,  socchiudo la porta.
Il quarto? Quasi quasi, non mi sembra neanche di averlo!

domenica 8 gennaio 2012

coming out of the closet - salir del armario - sortir du placard


Come resistere all'invito di Palmy?

Da ragazzina, salutavo l'anno nuovo con un tripudio di grandiosi propositi. Adesso mi conosco meglio e mi accetto di più, quindi: so che non ce la farò a scrivere cinque post a settimana; so che non riuscirò a stirare le camicie di mio marito (che è tanto bravo a stirare...); so che non avrò tempo per studiare il francese. Ma comunque, qualche margine di miglioramento c'è. Ecco qui la mia lista.
Tra le ultime cose:
-cercherò di avere la casa più ordinata
-cercherò di essere più organizzata: non sarò sempre in ritardo con le vaccinazioni, con i moduli da compilare, con gli avvisi da firmare. La mia settimana di homeschooling la organizzerò alla domenica, non più giorno per giorno
-cercherò di andare più d'accordo con i suoceri (ma diamine, non è colpa mia!).

Tra le prime:
-sarò meno apprensiva, nei confronti dei discendenti ("sei andato a controllare i bambini? Respirano tutti? Anche Giacomo? Anche Leonardo? Anche Orlando? Anche Elia?") e nei confronti dei miei ascendenti ("figlia mia, smettila di salutarci come fosse l'ultima volta che ci vedi! E' fastidioso.")
-smetterò (ci proverò) di cercare una Risposta nei libri, che tanto una risposta non me la possono dare.
 La Risposta alla Domanda posta da un pupetto, predecessore di Elia, che, purtroppo, non abbiamo mai potuto tenere in braccio e sbaciucchiare come sbaciucchiamo Giacomo, Leonardo, Orlando, Elia.

Insomma, mi tufferò nella spensierata rilettura dell'Ombra del Vento, libro che ha tutti gli ingredienti che piacciono a me!

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venerdì 6 gennaio 2012

Vacanze

"Gentile cliente, il suo numero non è abilitato...".
Meno male.
Elia adora la cornetta del telefono. Digitare sui tasti e poi immergersi in criptiche e lunghe conversazioni...
Se poi dall'altra parte qualcuno risponde, lui è al settimo cielo.
Il mio sguardo vaga per la sala (beh, si ferma subito, contro la parete).
Dovrei passare l'aspirapolvere, il pavimento è pieno di pezzettini di carta. Ha imparato ad usare le forbici, lui. Un foglio bianco lo distrae dal telefono per ore. Ma, tra i ritagli sparsi, ci sono due bambini che giocano con i lego e un altro immerso nella lettura. Un marito seduto al pianoforte. Troppa gente.
Sospiro.
Mi faccio un tè e vado a sedermi davanti all'oblò della mia nuova asciugatrice? Vederla lavorare, mi rilassa. No, meglio di no. L'ho fatto ieri e il marito seduto al pianoforte si è preoccupato moltissimo.
Sospiro.
Propongo un esperimento? No, nemmeno questo va bene, ho già fatto un pasticcio stamattina.
Quasi quasi sospiro ancora...
Ehi, ma guarda, il divano è libero...
Afferro il mio libro e mi ci catapulto.
Ah, ecco. Questa sì, che è vita!
Peccato, le vacanze stanno per finire.

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